Corriere della Sera, 22 Agosto 2013
Come per Totò agli esordi, abbiamo un canovaccio, il resto è tutto imprevistoImprovvisazioni al piano ed elettronica in duo con Megahertz
La parola d'ordine? Aspettarsi l'inaspettato. Un concerto di Morgan in duo con MegaHertz è estemporaneità allo stato puro. I due sono legati da affinità artistica ed elettiva inspiegabile a parole. È da vedere, pensando al look da dandy del giudice di X Factor più atteso, che colpisce per le cronache di vita privata, ma anche per cultura musicale e letteraria. «La nostra è semplicemente intesa. Un'esperienza di condivisione musicale, dove non c'è nulla di prestabilito. È un legame artistico unico nel suo genere. Non ripetiamo mai la stessa cosa, perché è continuo scambio di idee. Sul palco succedono cose interessanti», spiega il polistrumentista Daniele Dupuis, in arte MegaHertz, che dal disco «Canzoni dell'appartamento», edito nel 2003, accompagna Marco «Morgan» Castoldi. I due saranno al Chiringuito sugli spalti di San Michele domani alle 21.30 (ingresso gratuito) e non sarà un concerto standard. Non è nelle loro corde. «Come per Totò agli esordi, abbiamo un canovaccio, poi il resto è improvvisazione e imprevisto», continua il musicista, che sarà a sintetizzatori, campionamenti, theremin, mentre Morgan si esibirà a piano e applicazioni iPad. Per repertorio vale l'effetto sorpresa. «Non sappiamo che pezzi eseguiremo, dipende anche dal luogo, fonte d'ispirazione. Attacchiamo eseguendo quello che ci piace al momento. È una sorta di laboratorio aperto al pubblico. Si può passare da un brano di De Andrè a uno dei Pink Floyd o David Bowie, unitamente a pezzi di Morgan. Il concerto è suo», afferma.Difficile aspettarsi da Morgan qualche anticipazione del nuovo disco in lavorazione. «Ho ascoltato cose interessanti, ma per il momento non sto partecipando alle registrazioni ? dichiara Dupuis ?. Sta impostando il lavoro lui, da solo, insieme a un produttore». Di certo si ascolteranno canzoni che la coppia ama suonare, spaziando in generi diversi perché «non c'è un territorio sonoro escluso a propri», afferma MegaHertz, nel 2008 impegnato con Morgan in Bioelectric tour. «Un'esperienza interessante, un'installazione elettronica», ricorda Daniele Dupuis, conosciuto nell'ambiente musicale padovano per il gruppo Versus, una famiglia con cui suona da anni e di cui è anche cantante. In questi giorni è in studio per registrare il loro prossimo album, «dalla matrice sonora europea. Legato al mondo della canzone acustica, coinvolgente per ritmica, uscirà a marzo, anticipato da un singolo a gennaio», racconta, mentre porta avanti anche il progetto parallelo MegaHertz, dalle sonorità elettroniche da club. Pseudonimo che recupera l'unità di misura delle frequenza, lo identifica dal 2002, «quando iniziai a suonare nelle discoteche, e allora era ancora utopia. Come nome restava in mente. L'ho mantenuto. Si lega bene all'elettronica analogica che suono. Spesso è vista come un mostro, ma dipende da come la si applica. Mi piace agire sul suono. Ti permette di giocare con le canzoni», spiega.Cresciuto con la musica anglosassone, amante dei Pink Floyd, di Bowie, senza disdegnare la musica elettronica dei Kraftwerk, sembra uno e trino: Versus, MegaHertz e Morgan. E se si accosta il duo Dupuis ? Castoldi al binomio genio e sregolatezza, ribatte: «È un luogo comune. Siamo stakanovisti, accomunati dall'amore per la musica».
Morandi Daniela
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