TvSorrisieCanzoni, 23 Aprile 2013

TRE DOMANDE A MORGAN
Sembra divertirsi molto nei panni di giudice a «Mtv Spit».
«È perché tengo molto a questo programma. C’è freschezza e verità nei ragazzi. Da grande appassionato di rap considero il freestyle l’esatto centro tra la poesia, il gioco enigmistico e lo sfoggio culturale. Qui dentro ci sono intelligenza e la prontezza di analisi della realtà che non ci sono altrove. Mtv Spit mi diverte tanto, il livello è altissimo, questi duelli mi hanno totalmente conquistato».
Cosa c’è di diverso in «Mtv Spit»?
«Nello standard televisivo, non appena si accende una telecamera tutte le persone diventano improvvisamente simpatiche e semplici, ovvero finte e impostate. Alla rigidità e all’impostazione di una certa tv si oppone un format che è l’esatto contrario della noia. C’è uno spirito di gioco, ma anche di dibattito su temi di attualità. C’è più dibattito qua che nel clima politico attuale».
E poi lei è un rapper mancato.
«È ormai noto che dall’84 e alla tenera età di 15 anni, ho cominciato a fare skateboard e ad ascoltare musica rap, è passato molto tempo ma quella naturalezza ancora la porto con me nel quotidiano. Qui, da autore, guardo a questi ragazzi per scoprire se c’è la poesia».
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