genova.mentelocale.it, 20 Marzo 2012
Il cantante sul palco con la sua band: i MemorandOm. C'è tempo anche per una recita del quinto Canto dell’Inferno. Con l'imitazione di Battiato nel ruolo di Virgilio
È partito il 19 marzo, dal Teatro Politeama di Genova, il nuovo mini (per ora) tour di Morgan, ritorno sui palchi legato all’uscita del nuovo album Italian Songbook n.2, seconda puntata di una preavvisata trilogia legata alla ricerca e alla rilettura di brani della grande tradizione cantautorale italiana, famosa in patria e non solo.
Abbandonando l’abitudine degli ultimi anni di presentarsi sul palco da solo, accompagnandosi con pianoforte a coda e qualche integrazione elettronica, Marco Castoldi ha scelto in quest’occasione di costituire una vera e propria band, i MemorandOm (giocando sul doppio senso dell’incerta identità), composta da un quintetto di polistrumentisti di tutto rispetto (Megahertz, Mauro Vignera, Giovanni Ferrario, Lele Battista e Gaetano Cappa) tra cui manca, però, significativamente una batteria acustica, sostituita da un’efficace sostituto elettronico affidato alle dita e alle braccia di Battista e Cappa.
La compagnia giova a Morgan che, abbandonando l’approccio spesso fin troppo eclettico e devoto all’improvvisazione dei tour On solo, si trova costretto a disciplinare se stesso nella necessità di governare e coordinare (peraltro egregiamente) la band che, anche fisicamente, lo circonda sul palco.
Nonostante le critiche, non proprio positive, che hanno accolto online il nuovo album, l’ex-Bluvertigo non rinuncia a imbastire una track list incentrata sui brani del nuovo lavoro, ed è chiaro che la scelta non dipende solo da aspetti promozionali, ma anche dal desiderio – suffragato dalla qualità del lavoro eseguito – di riportare in veste live il processo di ricerca e arrangiamento dei brani selezionati.
Alternati a brani dei due ormai storici dischi di inediti, Canzoni dell’appartamento e Da A ad A, ecco Marianne (Sergio Endrigo), un’elegantissima Non Insegnate Ai Bambini (dell’ultimo Gaber), la minore Hobby di Tenco, la bellissima Si Può Morire dei Gufi, che vede ospiti sul palco i genovesi Cluster, che accompagnano Morgan nel disco. Lo spettacolo corre filato, curato e divertente. Morgan gigioneggia a dovere ma senza strafare, gli inevitabili imprevisti tecnici della prima vengono risolti con maestria da un instancabile roadie che presidia il palco con sobrietà.
C’è tempo per una recita del quinto Canto dell’Inferno, con una geniale imitazione di Franco Battiato nel ruolo di Virgilio, a cui seguono, in un finale travolgente, Abbracciami, Le ragioni delle piogge e Sovrappensiero, unica concessione al repertorio dei Bluvertigo. Bis con l’eterna Altrove e Sole Malato di Modugno, interpretata, microfono in mano e piede sulla spia, come un crooner d’annata.
Simone Nocentini
Fonte: genova.mentelocale.it
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