Morgan ha partecipato in qualità di ospite alla presentazione del libro “Dove io non sono” pubblicato da Bompiani, prima opera letteraria della giornalista e conduttrice televisiva Ilaria D’Amico.
Un incontro dominato dalla personalità di Morgan, brillante commentatore, che ha sottolineato le analogie esistenti tra il personaggio e la sua vita. Il protagonista del libro è infatti un musicista degli anni Sessanta che vive, dice la D’Amico, un “male di vivere indefinibile”.
“Io mi ritrovo in questo libro… e trovarsi ben descritti”, afferma Morgan, “è una sorpresa ma è anche spaventoso perché sembra di essere osservati” e – citando Tenco – “vorrei sapere cosa vedono gli altri guardando me ma purtroppo resterei deluso”.
Questa similitudine dà modo all’artista di ricordare episodi legati al suo passato, la chitarra “assassina” regalatagli dal padre, che lo guarda tutte le sere quando cade sul divano dopo aver fatto l’amore col pianoforte. Marco cita poi grandi autori e alcuni dei maestri nella sua crescita artistica, fra tutti Carmelo Bene, Emil Cioran, Fabrizio De André: “Carmelo Bene mi ha insegnato il valore della s-privativa e due termini mi piacciono in questo libro: s-perdermi e s-comporre… questo secondo me è il romanzo del non luogo, dell’assenza, dei momenti con la s-privativa e la privazione mi interessa. Ed è anche un romanzo di deformazione… di momenti di dispersione” continua
